La poesia di Vik Stragovin è certamente una felice eccezione nel panorama italiano, mostrando una intrinseca forza e un’urgenza non comuni a buona parte delle pubblicazioni di poesia contemporanea.
L’autore, già noto nell’ambito della poetry slam, ha deciso di raccogliere alcuni suoi scritti in una silloge che ha tutti i crismi di un’opera prima di sicuro impatto. Nelle pagine de “La rabbia”, questo il titolo scelto per la raccolta, è possibile intravedere alcuni temi e tendenze portanti che caratterizzano la scrittura dell’autore.
La tensione e la denuncia politico-sociale attraversano carsicamente l’opera emergendo in taluni punti con una prorompenza deflagrante, come nella prima poesia “Gli stati uniti d’Africa”, dove leggiamo questi versi:
«Ma una poesia / Non può far saltare in aria la Banca Centrale Europea…» o ancora nella poesia Mi sentivo solo, nella quale l’autore scrive: «Vi scrivo da un futuro che ha visto la guerra più distruttiva nella storia dell’umanità/La terza guerra mondiale./L’artefice di questa guerra è un individuo che al momento/ha visto sospeso il reddito di cittadinanza».
10,00 €
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