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Vittorio PALMIERI

EUTERPE

L’inchiostro di Vittorio Palmieri sembra piovere da un Olimpo in tempesta, da cui la Musa Euterpe si diverte ad insidiarlo con improvvise ed impellenti urgenze di poesia, mentre Eros e Thanatos deviano i suoi incantesimi di allegrezza, sfoderando le armi del tempo e della caducità umana. La ricerca delle bellezza, nei labirinti della sua mente, viene orientata da indicazioni scarlatte sui muri briciole di cenere tra i piedi, non risparmiando oscurità ai versi, che si imbattono nella prosa di una vita senza scampo. Nel suo continuo oscillare tra sonno e veglia, tra visioni oniriche e impatti brutalmente reali con le immagini del mondo, il sangue è l’elemento che ritorna nei testi dell’autore, a ricondurre ai corpi e alle loro precarietà le fughe della fantasia. (dalla Prefazione di Emi Martignetti)

Dicono di Euterpe 

Il muoversi tra realtà e sogno è intrigante ed efficace. Il primo testo è meraviglioso, come altri, in Pier Paolo Pasolini. La prefatrice ha “pennellato “ il libro alla perfezione. Mi ha fatto piacere leggero, ci sono poesie che colpiscono e restano – Domenico Cipriano

10,00 

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